Ho scritto questo testo nel 2009, come parte della drammaturgia dello spettacolo “Si vede la luna perfino da qui” che diressi al termine di un progetto, durato più di un anno, con finalità di riabilitazione psicosociale attraverso le Arti Terapie. Destinatarie: dieci ragazze detenute con pena definitiva nella Casa Circondariale di Lecce. La Direzione voleva portare sul palco del teatro qualcosa che si potesse vedere e, resistenze iniziali a parte, alla fine decisi di prolungare di due mesi l’esperienza per scrivere i testi e preparare il gruppo ad andare in scena (il che con le Arti Terapie non ha nulla a che vedere). Così, per una di loro, che aveva raccontato la sua storia in metafore attraverso il Metodo Autobiografico Creativo con la tecnica della narrazione di sé, scrissi questa “Cartolina da Borgo San Nicola”.
La vita della detenzione con il gioco della finzione sposta l’azione in un luogo di relax, uno stabilimento termale che, tuttavia, non consente momenti di vera “evasione”. Con il sorriso amaro e la consapevolezza di espiare una giusta punizione da cui imparare per il futuro, C. portò in scena il brano in video per il forte impatto emotivo che comportava il parlare del suo amore lontano.
Cartolina da Borgo San Nicola
Caro Fiore,
il viaggio è andato bene e sono arrivata sana e salva. Te lo dico perché so quanto tieni a me e quanto ti mancherò durante questo mio soggiorno. Così, ti voglio rassicurare.
Mi sono già data un’occhiata intorno, tanta era la curiosità.
Sembra di recente costruzione questo stabilimento termale: le camere sono nuove e ben tenute, c’è il campo da tennis, il teatro, ampi spazi aperti, ascensori e punti di ristoro dappertutto. Ecco, se devo proprio trovare un difetto a questo posto, mancano gli alberi. E tu sai quanto io ami la natura e la libertà.
Pensa che il villaggio è così grande che per raggiungere il nostro hotel bisogna percorrere un sacco di strada a piedi, attraversare non so quanti portoni e ben 3 receptions. Insomma, c’è da perdersi. Per fortuna che non ci lasciano mai andare in giro da sole…
Mai un attimo di evasione
Anzi, a proposito di questo, ti confesso che, come detesto i disservizi, allo steso modo sono un po’ infastidita dal gran numero di dipendenti. Tutti in divisa, disponibili ed eleganti: nulla da dire, è una questione di qualità. Ma, appena ti giri, te ne trovi uno alle spalle! E ch’è?! Uno ogni tanto avrebbe bisogno di un momento d’evasione… e invece niente! Vabbè!
In compenso, qui si organizzano un sacco di attività per rendere più gradevole la permanenza di tutti gli ospiti. Ma puoi star bene anche senza fare nulla, per quanto poi il tempo sembri non passare mai.
Ogni tanto qualcuna di noi termina il soggiorno e va via in lacrime: forse viene cacciata perché si è comportata scorrettamente. Boh, chi lo sa?! Ma penso che si debba stare veramente bene qui se la gente piange quando se ne va. Io guardo il suo autobus allontanarsi e penso che quando toccherà a me andar via non piangerò.
Ho trovato delle amiche qui. Con il tempo mi aiuteranno a capire cosa vuol dire soggiornare a Borgo San Nicola.
Da sola, invece, ho capito che mi manchi tu e che è con te che voglio stare. E, soprattutto, che qui non ci voglio ritornare.
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