Come osserva il filosofo tedesco Hans Georg Gadamer (nella foto), la parola come dialogo, come terreno comune, è tipica della cultura occidentale, e, in particolar modo, della democrazia. Il dialogo, infatti, è completamente assente nei testi sapienziali delle culture d’Oriente (che prediligono il monologo), in cui il concetto di democrazia appare teorico e astratto, mentre nelle culture d’Occidente, nate sul modello dell’antica Grecia, prevale un’idea di società che si fonda sul dialogo, sull’ascolto, quindi, sulla necessità di apertura per poter comprendere il punto di vista dell’altro. Così, mentre nelle monarchie orientali la parola non può essere interpretata, è già data e va soltanto ascoltata e presa alla lettera per come il capo spirituale della religione vigente stabilisce che debba essere interpretata, in democrazia, per mezzo del dialogo, sono ammessi con la stessa facilità il consenso e il dissenso.Continua a leggere
Categoria: Crescita personale
Il ricordo e la memoria: monumenti di sé con l’autobiografia creativa
Che cosa rappresenta il “ricordo” nell’economia dei monumenti dell’anima? Dal punto di vista del significato etimologico, il ricordo è un ritorno al cuore, un rievocare con l’atto di riportare al cuore (dal latino cor, cordis). Nel Metodo Autobiografico Creativo, con la comparsa del ricordo in forma artistica, di fatto, abbandoniamo la sfera intellettuale della memoria e ci trasferiamo sul piano emotivo. Il ricordo, infatti, non risente di alcuna progettualità, al punto che potremmo definirlo come una memoria spontanea.Continua a leggere
Ripristinare il clima di autentica fiducia per un mondo migliore
La fiducia, più che un principio, un valore, è un elemento costitutivo della vita degli individui. C’è chi vive in funzione degli atti fiduciari e chi invece li considera di secondaria importanza. C’è, dunque, chi impronta la propria esistenza alle buone relazioni (che si basano sulla fiducia) e chi, invece, si accontenta di una fiducia solo parziale che dura per un periodo di tempo estremamente breve, ben sapendo, fin dall’inizio, che quel lasso di tempo molto presto volgerà al termine. Questa evidenza ha notevolmente modificato, nel corso della storia dell’umanità, il rapporto delle persone con la fiducia. Il nodo, se vogliamo, è che essa presuppone sempre la lealtà, valore poco praticato dall’uomo moderno, ragion per cui l’aberrazione del tradimento costituisce il venir meno di un atto costitutivo della socialità stessa, di un atto fondante delle relazioni stabili che oggi si vanno via via perdendo.Continua a leggere
La memoria e il passato: la storia personale è maestra di futuro
Il lavoro d'indagine autobiografica che ho introdotto con i monumenti dell’anima, attraverso le tecniche artistiche e narrative del Metodo Autobiografico Creativo, è la vera crescita personale. Un lavoro di un’importanza straordinaria per la verità che raccontano. Le persone sono sempre molto attente a sentirsi cittadine del loro presente ma si staccano con troppa facilità dal loro passato, trascurando il fatto che proprio nel passato sono nascoste le chiavi del futuro. Il lavoro introspettivo con i mezzi artistici che ho così definito permette al passato di continuare a vivere dentro di noi, in un angolo segreto della nostra mente, del nostro cuore. È importante, allora, che tutti quei passi che noi abbiamo compiuto - e che ci siamo lasciati alla spalle sulla linea del tempo - non vengano dimenticati, non vengano cancellati, non cadano nell’oblio.Continua a leggere
La parola è linea di confine tra inclusione ed esclusione
Il modo in cui usiamo la parola spiega il nostro sistema di valori e di relazioni. Ritorno con questo articolo su di un argomento a me caro e di cui mi sono più volte già occupato in passato. La comunicazione, il linguaggio verbale in particolare, può creare vicinanza o lontananza, dato che, proprio attraverso la parola, emergono le differenze culturali, le diversità. Così, nella più ampia accezione, chi parla il mio linguaggio è della mia stessa tribù, mentre invece il diverso, il forestiero è qualcuno da temere, da mettere al bando.Continua a leggere
Le parole che usiamo svelano la nostra identità
Le parole che usiamo (e quelle che evitiamo accuratamente di usare) definiscono la nostra identità. Cioè, noi siamo le nostre stesse parole. Significa che la nostra autobiografia si definisce intorno ad esse. Al loro interno, dunque, abitano il nostro passato, la nostra storia, la nostra memoria, le nostre emozioni. Vi abitano tutte le esperienze che, da autobiografiche, diventano incontro, socialità, dialogo. E che vivono con maggiore forza e risonanza, grazie ai linguaggi analogici che le rendono esplorabili.Continua a leggere
Il potere delle storie per la crescita personale: dall’autologismo all’autobiografia
È la domanda più frequente negli incontri formativi: in che senso il viaggio nella storia personale aiuta l'acquisizione di quella distanza che fa crescere? Ovvero, qual è il legame tra l'autobiografia e la crescita personale? Ritorno, dunque, sul tema che mi è più caro, con l'obiettivo di avanzare ancora di qualche passo in questo percorso di cui oggi sono chiari anche i fondamenti scientifici.Continua a leggere
Epigenetica, premessa scientifica al Metodo Autobiografico Creativo
Siamo il risultato di ciò che abbiamo ereditato dai nostri genitori, e che è scritto nel nostro codice genetico, ma anche della cultura a cui apparteniamo, dell’educazione che abbiamo ricevuto, delle esperienze della nostra vita. Siamo, però, anche il risultato di ogni respiro, dei sentimenti provati, delle emozioni esperite e di quelle represse, del contatto avuto con gli altri, della fiducia, di ogni singola parola… nostra ma anche e soprattutto dei nostri genitori e addirittura dei loro genitori ancora. È tutto scritto nel nostro DNA.Continua a leggere
Alla scoperta del lato oscuro: il riassorbimento dell’Ombra
Riassorbire l'Ombra è la prerogativa della maturità che arriva solo con la consapevolezza di dover fare i conti con la sostanza grigia. Quando, allora, con l'aiuto di un terzo mediatore, l'adulto si mette faccia a faccia con la sua parte nascosta e buia, inizia il percorso che porterà all'integrazione dell'Ombra e che, lungo i cinque stadi descritti da Robert Bly, condurranno al suo definitivo riassorbimento.