Arriva un momento in cui anche un punto fisso viene messo in discussione. Ci vuole un grande coraggio per accettare di correre il rischio del vuoto, abbandonando la certezza del piccolo posto nel mondo. Così, a volte, accade di voltarsi indietro con un pizzico di nostalgia e di chiedersi chi sia adesso quel punto fisso nelle vite dei nostri cari da cui ci siamo allontanati. O se vi sia qualcuno in quel posto che, in fondo, non era poi così male. Ma gli uomini crescono e si evolvono. Perché è legittimo aspettarsi di più da se stessi, se si percepisce che desideri e aspirazioni sono mutati. E che le radici, alcune volte, diventano gabbie insopportabili. Nel salto generazionale della post-modernità, che mette a confronto tradizione e ambizione, svelandone pregi e limiti, c’è sempre chi dice “no” accanto a chi, anche provocatoriamente, ci spinge a trovare la nostra giusta dimensione. Una bellissima storia di fantasia che devo al genio creativo di Monica. Per riflettere e per crescere.
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