Stephen M. R. Covey nel suo libro “The speed of trust”, tradotto in italiano in “La velocità della fiducia”, afferma che la fiducia nelle relazioni si basa su un dato di fatto incontrovertibile. Che si tratti di una relazione personale o professionale, quello che facciamo ha un impatto sempre maggiore rispetto a qualsiasi cosa diciamo. La fiducia si stabilisce (o si distrugge) attraverso i comportamenti. Secondo Covey sono 13 i comportamenti che alimentano la fiducia relazionale. I primi cinque derivano dal carattere, i secondi cinque dalla competenza, gli ultimi tre richiedono, più degli altri, la collaborazione di carattere e competenza. Il secondo di questi comportamenti, che è anche il secondo che riguarda la sfera caratteriale, consiste nel mostrare rispetto.
Mostrare rispetto
Questa funzione possiede due diverse dimensioni:
- il comportamento che dimostra il rispetto verso le persone e
- quello che denota cura e interesse.
In tutte le culture ma, soprattutto, in quelle orientali, mostrare rispetto è la prima buona regola del vivere civile. Per questo, l’indifferenza tipica di buona parte dell’Occidente suona cinica e volgare. Mostrare rispetto è, dunque, il principio più ampio e generale che racchiude tutti gli altri principi. È il valore intrinseco degli individui, quello che consegna (o così dovrebbe essere) ogni persona alla grande famiglia dell’umanità, poiché si fonda sui principi che tutti apprezziamo: giustizia, gentilezza, affetto e cortesia. Vale sempre, dunque, il principio aristotelico del “Dovremmo comportarci con gli amici come vorremmo che gli amici si comportassero con noi”.
Peraltro, il rispetto è la regola riconosciuta da tutte le religioni del mondo, di cui Covey, nel suo libro, offre una panoramica a conferma dei suoi condivisibili assunti.
Cristianesimo: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.
Ebraismo: “Non fare a nessuno ciò che non piace a te”.
Islam: “Nessuno di voi è un credente finché non desidera per suo fratello ciò che desidera per sé”.
Induismo: “Non fare nulla al tuo vicino che non vorresti fatto a te”.
Buddismo: “Non ferire gli altri con ciò che causa dolore a te”.
Sikhismo: “Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu”.
Confucianesimo: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”.
0 commenti