Il neuromarketing online
È così inebriante quel profumo di cheeseburger al bacon che, con piacevole prepotenza, invade la sala del fast food.
Sembra quasi scorgerti e selezionarti tra le decine e decine di clienti. Ti raggiunge e t’avvolge. Sale attraverso le narici e arriva fino al cervello. Ti resta addosso durante l’attesa in fila alla cassa e ti accompagna mentre osservi i cartelli sullo sfondo con su scritti i menu e le offerte promozionali del giorno. Ce n’è di ogni forma e per tutti i gusti.
Ma quel profumo, irresistibile, ha già scelto per te.
Nessun dubbio. Nessuna esitazione. Il cheeseburger al bacon sarà tuo. Hai deciso!
Ne se sei sicuro? E se ti dicessi che a decidere non sei stato propriamente tu?
Torniamo un momento indietro. Torniamo al momento in cui apri la porta a vetri ed entri nella sala del fast food. Il profumo. Ricordi? Beh, sappi che quel profumo di cheeseburger al bacon che così facilmente t’ha convito ad acquistarne uno, in realtà, non è profumo di cheeseburger al bacon.
È l’RTX9338PJS: una bomboletta spray contenente aroma di cheeseburger al bacon appositamente spruzzato nei condotti dell’aerazione dei fast food. È una strategia, un inganno, se vogliamo, ma pur sempre un’arte. I nostri acquisti sono determinati tra il 75% ed il 90% da decisioni influenzate da una base emozionale non conscia ed il Neuromarketing ormai è una scienza.
Il termine è stato coniato nel 2002 da Ale Smidts, professore di marketing alla School of Management di Rotterdam per indicare il concetto di neuroscienza applicata alle strategie di vendita.
Scopri come sfruttare le potenzialità del neuromarketing
Il Neuromarketing viene impiegato in svariati ambiti associando esperienze sensoriali diverse. I colori innescano risposte emozionali e fisiche: le cameriere con divise rosse riceveranno più mance, gli ospedali utilizzano il bianco per ottenere un effetto calmante, i ristoranti il giallo per migliorare l’umore dei clienti e stimolare l’appetito.
Una musica con un ritmo lento porterà i clienti a muoversi più lentamente e ad acquistare di più. Una musica piacevole mentre siete in attesa al telefono porta ad ottenere chiamate più lunghe.
Ovviamente su web (neurowebmarketing) l’attenzione si concentra sull’aspetto visivo della comunicazione, provando a stabilire come particolari stimoli siano in grado di influenzare le azioni di un utente che naviga in un sito.
E’ proprio sul web che risulta particolarmente importante comprendere i meccanismi alla base degli stati emotivi dell’utente, così da poter pianificare la migliore risposta psicologica passo dopo passo, motivando nel modo più efficace il passaggio allo step successivo, fino al compimento di tutto il percorso e quindi della conversione finale dell’utente.
Una delle tecniche più utilizzate è il principio di scarsità. Pubblicizzate il vostro prodotto con la dicitura “per un periodo di tempo limitato,” ed otterrete un picco nelle vendite. Quando le opzioni sono scarse ciò che è disponibile diventa molto più attraente.
Gli psicologi lo chiamano “rimpicciolimento temporaneo del mondo”: una sensazione che causa un cambiamento nelle nostre percezioni e ci spinge a prendere decisioni irrazionali.
Le tecniche del neuromarketing e del neurowebmarketing sono numerose ed oggi è indispensabile conoscerle ed essere in grado di utilizzarle se si vuole portare al successo la propria impresa, sia essa tradizionale o online.
Adesso sta a te: vuoi restare ancorato alla tradizione o vuoi scoprire i segreti per sedurre i tuoi clienti e diventare un neuromarketer di successo?
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