Il razzismo in azienda è uno dei chiari limiti al raggiungimento di efficienza e di efficacia da parte dei gruppi di lavoro. D’altro canto, al leader è richiesto, più che un elevato QI, un alto quoziente emotivo per integrare tra di loro le diversità. Naturalmente, se l’obiettivo è il successo nelle performances. Come vi comportate, allora, se siete il manager di un’impresa impegnata a promuovere il rispetto per la diversità etnica e vi capita di sentire qualcuno che fa una battuta razzista? Le reazioni emotive a simili comportamenti sono indicatori chiave dell’intelligenza emotiva del leader (se siete interessati all’argomento e volete approfondire, vi consiglio di fare anche questo semplice test sulla leadership). Ecco alcune possibili opzioni.
Le 4 opzioni
Siete dirigente di un’azienda che sta cercando di incoraggiare il rispetto per la diversità etnica e razziale. Sentite qualcuno che vi fa una battuta razzista. Come vi comportate?
- Fate finta di niente. Il modo migliore per trattare queste cose è ignorarle.
- Chiamate la persona in questione in disparte e spiegate che il suo comportamento è inappropriato.
- Intervenite subito, dicendo che le battute sul razzismo non saranno tollerate dall’azienda.
- Suggerite alla persona che ha fatto la battuta di seguire un corso all’educazione alla multirazzialità.
Gli studi dimostrano che formarsi all’intelligenza emotiva comporta una riduzione del 30% del cortisolo, l’ormone dello stress, ed un più elevato tasso di benessere nelle persone.
La risposta emotivamente più corretta
Nel video che segue è contenuta la risposta considerata dagli esperti quella emotivamente più corretta, in base ad un test pubblicato dalla Rivista di Psicologia e Neuroscienze “Mente e Cervello” nel Numero di Luglio/Agosto 2006.
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